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Towards an Innovation-intensive Circular Economy. Integrating research, industry, and policies

Il Rapporto ‘Towards an Innovation-intensive Circular Economy. Integrating research, industry, and policies’ è il risultato della collaborazione tra Feem e Università Cattolica di Milano e propone un'originale prospettiva dell'economia circolare come paradigma di cambiamento che coinvolge l'intero sistema produttivo. Una nuova economia circolare caratterizzata da innovazione sociale e tecnologica, afferma il documento, si può instaurare e coinvolge l'efficienza organizzativa e materiale delle imprese e il sistema produttivo nel suo insieme.

La "Act Now" Campaign dell'Onu

ActNow è una campagna delle Nazioni Unite che chiama tutte e tutti all'azione per la lotta al cambiamento climatico. È prima di tutto una campagna online che vuole incoraggiare azioni individuali che riguardano soprattutto i nostri consumi. Cambiando le nostre abitudini e routine e compiendo scelte che hanno effetti meno negativi sull'ambiente, abbiamo il potere di combattere i cambiamenti climatici. ActNow raccomanda gesti quotidinai per ridurre le emissioni come ad esempio viaggiare in maniera più sostenibile, mangiare meno carne, risparmiare energia spegnendo sempre le luci o effettuando docce più brevi. Condividendo le tue azioni si può stimolando una risposta sempre più collettiva a problemi concreti che ci riguardano tutte e tutti. Più persone agiscono, più impatto possiamo avere!

 

Ricerca ASviS-Cna sull'economia circolare

Il 14 novembre è stato presentato il progetto “Economia circolare: la filiera della panificazione nel Lazio”, una ricerca promossa dall’ASviS e dalla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) sulle buone pratiche per la riduzione degli sprechi nel comparto alimentare, in particolare nel settore della produzione di prodotti da forno. Il più grande elemento di innovazione della ricerca presentata è stato individuato nell’analisi dei sistemi di rete sui territori per la riduzione degli sprechi alimentari, come per esempio i rapporti di connessione tra Banco Alimentare e Caritas, e il ruolo sempre più centrale delle piattaforme digitali nella raccolta e nella distribuzione delle eccedenze, come nel caso della gestione dei processi produttivi del pane di Altamura o la buona pratica del caso dell’app Too good to go. Leggi la cronaca dell'evento di lancio.

 

L'Eco Menù di Greenpeace

Le scelte alimentari che compiamo possono avere degli effetti a volte insostenibili. Greenpeace, con il nuovo Eco Menù, offre dieci consigli semplici e concreti per una spesa amica del clima e del Pianeta. Dieci consigli per guardare al futuro, ma ben radicati nel passato, soprattutto per chi vive in un Paese come l’Italia culla di quella dieta mediterranea che è stata riconosciuta dall’Unesco come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’Umanità nel 2010. Aumentare verdure e proteine vegetali, ridurre prodotti di origine animale (ma quei pochi, buoni e genuini), contenere al minimo gli imballaggi e la “strada” percorsa dal nostro cibo. Scegliere sempre stagionale e locale, e preferire sempre il biologico. Un impegno quotidiano per combattere i cambiamenti climatici, ma anche per mandare un messaggio all’intero sistema agroalimentare, nel quale pochi grandi attori fanno profitti sempre più grandi, mentre le piccole aziende spariscono.

Economia circolare per tutti - Walter R. Stahel

Negli anni Settanta, Walter Stahel fu il primo a immaginare un’economia a cicli chiusi, analizzandone l’impatto sulla competitività, sull’ambiente e sulla società. "Economia circolare per tutti" è una guida essenziale per cittadini, politici e imprese, verso la comprensione delle diverse fasi del passaggio da una dimensione artigianale e locale della circular economy a una industriale e globale, che ne sancisce la piena affermazione come "opzione predefinita" e come nuovo modello economico dominante. Il libro verrà lanciato in occasione dell'evento internazionale "Designing Sustainability for All" che all'inizio di aprile si svolgerà simultaneamente a Pechino, Bangalore, Curitiba, Città del Capo, Città del Messico e Milano.

Rapporto sull'economia circolare in italia

In questa agenda il Network si è impegnato a presentare annualmente un Rapporto sullo stato dell’economia circolare in Italia. Il presente documento è il primo Rapporto del CEN realizzato con l’ENEA. Il Rapporto è stato redatto valutando le performance sui macro settori indicati dal Piano d’azione sull’economia circolare adottato dall’UE (Comunicazione COM(2015) 614 fin): la produzione, il consumo, i rifiuti, il mercato delle materie prime seconde, innovazione, investimenti e occupazione nell’economia circolare. È stato adottato un approccio diverso da quello della Commissione europea, anche se si basa sugli stessi dati elaborati dall’Eurostat. La scelta è voluta non solo per evitare inutili duplicazioni, ma soprattutto per arricchire il monitoraggio effettuato dalla Commissione e per fornire spunti e considerazioni ulteriori per stimolare le politiche di crescita della circolarità della nostra economia.

Agenda 2030

Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, articolati in 169 Target e oltre 240 indicatori da raggiungere entro il 2030, ma in alcuni casi anche entro il 2020. Si tratta del tentativo più ambizioso mai compiuto a livello globale per affrontare le crescenti emergenze economiche, sociali e ambientali. Tutti i Paesi sono chiamati a contribuire, senza più distinzioni tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo. L'attuazione dell'Agenda richiede inoltre un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società.

Produrre e consumare responsabilmente: perché è importante?

Se la popolazione globale raggiungerà i 9,6 miliardi entro il 2050, sarà necessario l’equivalente di tre pianeti per sostenere gli attuali stili di vita. Se non agiamo subito per cambiare i nostri modelli di consumo e produzione, arrecheremo danni irreversibili all’ambiente. La scheda Onu sull'Obiettivo di sviluppo sostenibile 12 ne spiega la centralità e fornisce alcuni suggerimenti per cambiare i modelli di produzione e di consumo.

Salvare il mondo: la guida Onu
per persone pigre

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile possono cambiare il mondo, ma richiedono cooperazione tra Paesi, organizzazioni internazionali e leader mondiali. Sembra impossibile che una singola persona possa avere un impatto, eppure le Nazioni Unite ci ricordano che il cambiamento inizia proprio dai comportamenti di ciascuno di noi: la guida "The Lazy Person's Guide to Saving the World" contiene una serie di buone pratiche adatte anche ai più pigri. Fonte: Unric

Diventare agenti del cambiamento:
il Manuale Unesco 2017

Educare alla sostenibilità e diffondere la conoscenza dell’Agenda 2030: sono gli obiettivi del manuale “Educazione agli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile”, pubblicato nel 2017 e realizzato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e il suo Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, il Centro per l’Unesco e l’Università degli Studi di Torino. Scopri di più sul manuale

Il Position Paper dell'ASviS
sul Goal 12 dell'Agenda 2030

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro dell'ASviS sul Goal 12 ha l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della Finanza, Produzione e Consumo Responsabili, partendo da una sintesi di normative ed esperienze per giungere a formulare proposte operative per il contesto italiano. Una “guida” in continuo aggiornamento per enti finanziari, imprese, organizzazioni e cittadini per declinare i target presenti nel Goal 12 con linguaggio e strategie comuni, evidenziando le aree di priorità. Due i focus: lotta allo spreco alimentare e moda sostenibile.

Il "trialogo" del consumo responsabile

Il Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 ha sviluppato una campagna di comunicazione per favorire l'educazione al consumo responsabile. L'obiettivo: incentivare un comportamento di acquisto più consapevole e invitare tutti a informarsi sul livello di impegno per lo sviluppo sostenibile dei brand che si scelgono, con l’intento di premiare sempre di più le imprese che scelgono di attivarsi nel concreto per il raggiungimento dei Goal dell’Agenda 2030. La campagna, educational e istituzionale, si concentra su tre tematiche: riduzione della plastica, attenzione all’etichetta dei prodotti e lotta allo spreco.

Il Manifesto di Consumers' Forum
per una Sostenibilità Consumeristica

Un nuovo approccio alla sostenibilità, una virtuosa interazione tra consumatore e impresa nell’assunzione delle reciproche responsabilità, verso un mercato sostenibile. Le proposte per i nuovi obiettivi della sostenibilità consumeristica sono state intrecciate con i Goal dell’Agenda 2030, fornendo stimoli per consumatori e imprese, al fine di consolidare la strada dello sviluppo sostenibile.

Manifesto per il consumatore socialmente responsabile

Movimento Consumatori ha realizzato il “Manifesto per il consumatore socialmente responsabile” nell’ambito del progetto We Like, il consumo che ci piace”, volto a sensibilizzare i cittadini al consumo sostenibile. Il Manifesto è un decalogo per sensibilizzare i cittadini a diventare consapevoli del potere che possono esercitare grazie alle loro scelte d’acquisto. 

Il Rapporto ASviS 2018
sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile

Pubblicato con cadenza annuale, il Rapporto dell'Alleanza descrive lo stato dell'arte sull’impegno della comunità internazionale e nazionale per l’attuazione dell’Agenda 2030, articolandosi su due piani: un’analisi sullo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e un quadro organico di raccomandazioni di policy, da sottoporre ai vertici, per segnalare gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo e influenzare in questo modo le strategie e le attività del Governo. Scopri di più.

La responsabilità sociale per l’industria 4.0:
il manifesto di Confindustria

Il documento si rivolge alle imprese che cambiano per rendere il Paese più sostenibile, affrontando temi quali la governance per la competitività, l'attenzione ai problemi sociali e ambientali e il sostegno all’innovazione di modelli di business e strategie aziendali orientate al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Acceleriamo la transizione verso
la sostenibilità: le imprese per l'Agenda 2030

Le dieci associazioni imprenditoriali del Patto di Milano hanno richiesto al Governo di accelerare la transizione dell’Italia a uno sviluppo sostenibile indicando le linee di azione necessarie e di aprire un tavolo di lavoro su questo tema presso la presidenza del Consiglio. Scopri di più.